Il servizio DNS è una delle colonne portanti dell'Internet moderna: a esso spetta la risoluzione dei nomi, ossia l'assegnazione dei nomi mnemonici ai vari nodi della rete, che dispongono di un indirizzo numerico. Per esempio, è grazie alla consultazione di un server DNS che, quando un utente scrive nella barra del browser l'indirizzo di un sito (come www.zeusnews.it), il programma di navigazione può contattare il server web che ospita quel sito. A quanto pare, l'Unione Europea si sta rendendo conto che, pur esistendo nominalmente una certa varietà di fornitori di questi servizi, la maggior parte del traffico passa attraverso i server di poche aziende, tra cui l'immancabile Google. Tale concentrazione preoccupa la UE innanzitutto perché, se tutto il traffico passa attraverso un solo nodo di smistamento, basta che questo vada in crisi affinché tutto si fermi. È il principio del single point of failure che chiunque progetti sistemi informatici cerca di evitare.
Fonte: zeusnews.it